Poche persone sanno come funzioni una consultazione psicologica, soprattutto per un minore.
È importante sottolineare che generalmente sono i genitori, possibilmente tutti e due, ad avere un primo incontro con la psicoterapeuta. In questo primo incontro, in assenza del figlio, oltre a venire rappresentato il problema, viene valutata la prassi operativa (come funzioneranno gli incontri successivi).
A seguito di questo primo incontro, infatti, può anche essere stabilito, in base ai casi, che non sia necessario incontrare il minore e che possano essere utili alcuni incontri con i genitori; oppure, si può stabilire l’avvio di una valutazione della durata di 3/4 incontri per circa un mese, in cui la sottoscritta incontra il bambino o la bambina generalmente con la presenza dei genitori, a meno che non si tratti di un ragazzino/ragazzina in età più avanzata.
Nel caso in cui si decida di incontrare il minore si valuterà insieme il modo migliore in cui coinvolgerlo.
Generalmente i bambini apprezzano moltissimo il tempo insieme, in cui viene dato libero spazio al loro desiderio di gioco e movimento insieme ai genitori.
Alla fine dei 3/4 incontri di valutazione, è ancora con i genitori che si stabilisce il da farsi. In seguito alle utili indicazioni acquisite in questa fase molte situazioni si risolvono, in un arco di tempo che solitamente dura un mese; altre situazioni richiedono invece un po’ di impegno in più e l’avvio di un percorso terapeutico che può coinvolgere il minore e/o i suoi genitori. In questo caso la durata dell’intervento è variabile, da sei mesi a un anno.
È necessario sottolineare che questo è il mio modello di lavoro e che non corrisponde alla prassi di tutti i colleghi sul campo.
Il modus operandi varia nel caso di preadolescenti e adolescenti, per i quali, seppure i genitori sono coinvolti, è previsto uno spazio personale più ampio nel rispetto dei loro bisogni evolutivi.
Negli ultimi anni sempre maggiore è la richiesta di interventi domiciliari, presso la propria abitazione per consulenza del sonno di bimbi un po’ più piccoli, oppure per consulenze sullo svezzamento/alimentazione o ancora sull’allattamento. Questo tipo di intervento, sempre più richiesto, è relativo a una vera e propria consulenza che si sviluppa e risolve all’incirca in una settimana/dieci giorni per tutti quei genitori, mamme e papà, in difficoltà rispetto a problematiche del sonno del bimbo e che necessitano di aiuto per lo stabilirsi di modi e routine che consentano a tutti di migliorare il loro benessere; ancora, in situazioni di blocco o difficoltà nello svezzamento o in situazioni di difficoltà nell’avvio e nel procedere con l’allattamento.
In queste situazioni, su richiesta, è possibile concordare un intervento domiciliare, in cui la sottoscritta, dopo un’osservazione del bambino all’interno del suo contesto interviene in modo attivo con i genitori per aiutarli nella risoluzione di questo tipo di problematiche.
E’ bene sottolineare che non esiste un modo unico di intervento, ma è in relazione ai bisogni del bambino e dei genitori che si stabilisce insieme come risolvere la problematica relativa al sonno o all’alimentazione.
Ci sono alcuni bambini che hanno difficoltà con il sonno nei primi mesi di vita, chi ne ha più avanti, in concomitanza del raggiungimento di una nuova tappa evolutiva, e chi non ne ha proprio. Ogni bambino è diverso da un altro. Non c’è una definizione univoca e condivisa, spesso sono i genitori a rendersi conto se il modo di dormire del loro bambino risulta problematico per il bambino stesso oppure per gli altri componenti della famiglia. E’ proprio a questo punto che molti genitori, se non trovano una maniera per affrontare questo momento, chiedono aiuto.
Un aiuto per capire come mai il bambino ha il sonno disturbato, perché si addormenta con difficoltà o perché si sveglia di frequente la notte, oppure perché quando si sveglia la notte ha difficoltà a riaddormentarsi.
Una volta individuata la causa del problema è possibile intervenire su questa in maniera dolce, senza forzature, rispettando i bisogni del bambino e dei genitori.
La consulenza è personalizzata e prevede un’accurata osservazione del bambino nel suo contesto di vita e di chi si prende cura di lui.
E’ possibile concordare anche consulenze sull’allattamento, sullo svezzamento e sull’alimentazione.
I genitori riceveranno tutte le spiegazioni necessarie sul tipo di approccio e il relativo preventivo già al primo contatto telefonico.